Abbiamo raggiunto Cardio On Line Europe e il suo Direttore Generale, Claudio Lopriore, per ascoltare le impressioni e i suggerimenti da parte dei protagonisti dell’evento.
Dottor Lopriore, ci racconti le Vostre sensazioni e i momenti più significativi della Vostra esperienza alla prima International Bologna Consensus Assembly
Gentilissimo dottor Luciani, carissimo Eugenio, è difficile descrivere in poche righe le sensazioni che il primo Congresso internazionale SIT ha suscitato in me. E la risposta è implicita nella grandissima partecipazione, nel panel degli argomenti trattati, nelle tavole rotonde intrise non solo di cultura ma anche di innumerevoli spunti di riflessione. L’organizzazione è stata pressocché perfetta, ottima la logistica e la distribuzione degli espositori; la location, unitamente alla qualità dei servizi resi da Avenue Media, sono indubbiamente state all’altezza delle aspettative. Infine, questo Congresso mi ha dato la possibilità di conoscere (finalmente in presenza) tante persone e di incontrare numerosi professionisti, tra i quali proprio lei Eugenio. Vuol conoscere uno dei momenti più significativi? Senza ombra di dubbio c’è stato l’attimo in cui, in qualità di rappresentante del Comitato d’Onore della SIT, sono stato invitato sul palco dal Professor Gaddi, insieme al Dottor Maurizio Cipolla, all’Avvocato Chiara Rabbito e ad altri importanti luminari. Nel momento in cui ho dovuto tirar fuori le parole per i ringraziamenti, non ho saputo tener freno alle emozioni che trasudavano dal cuore ancor prima che dalle labbra. Raccontare, negli attimi che ho avuto a disposizione, la storia della mia Azienda e del perché in quel momento fossi lì, è stato suggestivo ed a tratti toccante anche per me che ascoltavo le mie stesse parole. Questo Congresso SIT mi ha personalmente donato tanto.
Quali sono i temi che ha sentito più diffusi e quali invece secondo Lei potranno essere meglio approfonditi in futuro da SIT?
I temi più diffusi ascoltati e di cui ho avuto il piacere di assistere alla presentazione di slides sono quelli strettamente connessi alla Telemedicina, quella erogata nel senso più etimologico della parola: senza andare lontano, la stessa telemedicina che ho la presunzione di gestire da più di un quarto di secolo. In realtà, e non vuole essere una critica ma un input per approfondimenti, c’è una cosa che vorrei dirle nella sua qualità di co-leader nella programmazione del Congresso: forse c’è stata una multidisciplinarità di argomenti uno più importante dell’altro, convogliati però in un intervallo temporale forse troppo ristretto: difficile partecipare, fatto salvo il dono dell’ubiquità a me certamente non riservato, in più sale contemporaneamente per non “perdere” nozioni di estremo interesse. Auspico davvero venga proposta una cineteca contenente tutti gli interventi, magari multimediale visto che parliamo di SIT con tanti link ai relatori ed alle loro presentazioni. Si è parlato di Telemedicina, esplosa in devices, AI, diritto giuridico, antropologico, etico e tanto altro. Mi sta domandando cosa andrebbe approfondito in futuro da SIT? Beh, direi tutto, ma in modo più lineare e temporalmente tangibile. La Telemedicina non è più un ausilio a disposizione del cosmo sanitario, piuttosto è divenuta un must imprescindibile non più a solo supporto del medico o dell’operatore sanitario, bensì a completamento di ogni disciplina “colpita” dalla perentoria progressione tecnologica ed informatica.
A proposito di Tele-Farmacia, come Cardio On Line Europe affianca i professionisti e quali servizi proponete?
Cardio On Line Europe nasce nel 1996 con la mission di diffondere la Telemedicina. Nel Giugno 2002 organizza il primo convegno con una cooperativa di farmacisti incorporata qualche anno fa da una delle più grandi Cooperative italiane, il cui titolo era “La Farmacia dei Servizi”. Ha capito bene Eugenio, la stessa sequenza di parole poi ripresa anni dopo da Federfarma per “coniare” e siglare l’emblema di un sistema futuristico da presentare alle Farmacie ma che noi praticavamo già da anni. Nel 2004 abbiamo realizzato una Centrale operativa di Telemedicina fisicamente presidiata da tecnici e cardiologi 24 ore al giorno, tutti i giorni dell’anno. Siamo certificati ISO9001, ISO27001, ISO22301 ed abbiamo sistemi elettrici, telefonici ed informatici ridondati su tre livelli di sicurezza… Disaster recovery, full compliance con i Regolamenti Europei (p.e. 679/2016 – GDPR, 910/2014 – eIDAS), omogeneità di refertazione, integrazione con il sistema TS e piattaforme già pronte ad alimentare il FSE, costituiscono solo alcune delle peculiarità dell’Azienda che mi onoro dirigere. I nostri Clienti coprono l’arco della sanità a 360 gradi, abbiamo annoverato per 11 anni il 118 della Regione Puglia, mentre oggi eroghiamo servizi di refertazione esami nelle modalità di telemedicina a Marina Militare italiana, Aeronautica Militare italiana, Leonardo, istituti penitenziari, case di cura, case di riposo, poliambulatori, MMG e, core business, le farmacie. Negli anni abbiamo maturato know-how e background tali da affiancare i farmacisti (ma non solo loro) nella gestione di situazioni di normalità, ma anche in momenti in cui la sintomatologia dei pazienti è correlabile all’emergenza urgenza. Perché oggi in farmacia ci si reca anche per questo… Sa Eugenio, la farmacia, vuoi per la fiducia che il cliente/paziente nutre nei confronti del farmacista, vuoi per la sua capillarità sul territorio ed il suo essere la prima interfaccia tra un sistema sanitario ormai al collasso e la salute del cittadino, sarà sempre più un punto di riferimento, vedi quanto contenuto nel D.M.77 e del suo imminente e progressivo applicamento. Alle farmacie noi offriamo servizi di Telemedicina nella accezione più pura del termine, erogando loro il servizio di Telecardiologia, fruibile 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno, con l’esecuzione di elettrocardiogrammi, refertati in tempo reale con consulenza cardiologica “on line”, Holter pressori refertati in 45 minuti dall’arrivo tutti i giorni dell’anno e Holter cardiaci, refertati in un tempo massimo di 48 ore dalla ricezione. Spinti dalle costanti richieste dei nostri Clienti, abbiamo esteso il portfolio dei servizi ampliando l’offerta con l’introduzione di nuovi servizi quali spirometria, screening OSAS e monitoraggi cardio respiratori. A breve partiremo con ecografie polmonari per la valutazione dei danni provocati dal COVID. Ciò a cui ambiamo non è verticalizzare ogni servizio, ma performare ed erogare ciò che sappiamo fare al meglio delle nostre possibilità.
Medicina Digitale: come vinciamo la sfida posta dall’evoluzione del contesto italiano ed europeo per la politica sanitaria?
Sappiamo bene che la Medicina Digitale comprende software e prodotti hardware basati su prove cliniche di efficacia, intesi a realizzare misure ed interventi a favore della salute umana. Il termine “Digital Health”, riferito all’applicazione di tecnologie digitali ed alla gestione della salute e dei processi che la interessano, viene in genere utilizzato come termine comprensivo di tutte le tecnologie, per tale motivo spesso percepito come vago e potenzialmente confondente. Come vinciamo la sfida posta da questa evoluzione per la politica sanitaria? Beh, prima di tutto io partirei dalla rivisitazione di un nuovo metodico approccio culturale tra i vari soggetti coinvolti nell’ecosistema digitale. In secondo luogo metterei attorno allo stesso tavolo chi deve preoccuparsi degli aspetti legislativi e normativi che interconnettono la teoria alla pratica, specialmente quando gli ambiti sono eterogenei tra loro. I tempi sono maturi e va evidenziato che la telemedicina si va evolvendo in maniera molto rapida e che si sta trasformando in sanità digitale e virtuale: i vantaggi sono prontamente comprensibili (non solo sul piano economico) per la possibilità di modificare l’approccio alla diagnosi e alla cura delle malattie. Usare gli strumenti della telemedicina per sviluppare un sistema di sanità virtuale e digitale può essere una via per ottimizzare e rendere più efficiente, ad esempio, la prassi delle visite mediche di routine, primo perché si possono ridurre i costi degli spostamenti fisici dei pazienti e poi perché si può arrivare ad un sistema di monitoraggio del paziente personalizzato e continuo. Inoltre, la crescente gamma di variabili sanitarie tracciate dai dispositivi wearable, può portare a grandi cambiamenti nella prevenzione di disturbi cronici come, giusto per rimanere in tema, le malattie cardiache. La misurazione continua permetterà di stabilire quali sono gli schemi normali per un individuo per quanto riguarda frequenza cardiaca e respirazione. E questo aiuterà (direttamente ed indirettamente) gli utilizzatori ed i loro medici a riconoscere in anticipo importanti deviazioni nello stile di vita, prima che si sviluppi una malattia. Rivoluzione! Ma convincere i pazienti al cambiamento non sarà facile e, per come la immagino io, la vera transizione digitale la si avrà nel prossimo futuro, proprio nel momento in cui i giovani di oggi saranno gli anziani di domani. Ci vorrà ancora un salto generazionale per consentire non solo la consapevolezza di aver aderito al cambiamento, ma di accettare che AI e ML siano parti integranti della quotidianità.