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INTERMED: intervista al Dott. Mauro Comotti

Dottor Comotti, vorrei che ci presentasse la sua azienda. Come nasce Intermed e quali sono i Vostri target principali?

INTERMED nasce nel 1996 da un’idea dei soci fondatori che già operavano nella distribuzione nazionale dei dispositivi medici. L’azienda sin dall’inizio della propria attività si è focalizzata nei principali segmenti di mercato della sanità.

Il nostro vasto catalogo di prodotti ci ha consentito di essere una tra le aziende di riferimento del settore in ambito medico ospedaliero, in orto-sanitaria e in farmacia.

Recentemente, anche grazie agli sviluppi della Medicina Digitale, INTERMED si è orientata verso la distribuzione di prodotti e servizi attinenti a questa nuova frontiera della medicina, implementando il range delle proprie soluzioni con un’attenzione particolare alle nuove tecnologie presenti nei sensori indossabili.

A tal proposito abbiamo, da oltre un anno, siglato un accordo di esclusiva per il territorio italiano con Biobeat, un’importante azienda israeliana che produce degli innovativi dispostivi medici indossabili, certificati CE e approvati FDA.

Qual è la sua visione strategica per la Medicina Digitale del futuro a breve e medio termine?

I contributi legati al PNRR dovrebbero finalmente facilitare il vero e proprio inizio della Medicina Digitale ma poi sarà necessario continuare in questo percorso e migliorare le procedure di cura dei pazienti, per non sprecare quanto di buono è stato fatto.

La tecnologia attuale è in grado di aiutare molto la medicina basata sull’evidenza e consentirà di sviluppare, attraverso l’Intelligenza Artificiale, la Medicina Predittiva e di Precisione che sarà il vero e proprio traguardo a cui si dovrà ambire per perfezionare le cure evitando costose nuove ospedalizzazioni specialmente dei pazienti con patologie croniche.

E’ inoltre importante sottolineare i ruoli del medico, del personale infermieristico e dei case managers che dovranno conoscere e sfruttare al meglio la Salute Connessa integrando le loro conoscenze e competenze medico scientifiche con un nuovo modus operandi.

È stato un piacere avere Intermed tra i nostri partner. Ci racconti le Vostre sensazioni e i momenti più significativi della Vostra esperienza alla prima International Bologna Consensus Assembly

Per INTERMED è stata la prima esperienza con la SIT ed è stata importante non solo per i contatti che stiamo sviluppando, ma anche per i temi trattati nelle aule dai relatori presenti, che ci aiuteranno a comprendere meglio la trasformazione digitale del nostro servizio sanitario e a incrementare la nostra conoscenza e il nostro portafoglio di soluzioni e servizi.

Quali sono i temi che ha sentito più diffusi e quali invece secondo Lei potranno essere meglio approfonditi in futuro da SIT?

Tra i tanti temi trattati da voi in modo approfondito, uno in particolare sta concentrando la nostra attenzione: la continuità assistenziale ovvero la gestione Ospedale/Territorio

A nostro avviso è un argomento delicato sul quale dovrà essere posta maggiore attenzione poiché è strettamente legato al concetto di Medicina Predittiva e Preventiva.

Riguardo i temi e i focus da approfondire in futuro da SIT, personalmente sono da sempre un sostenitore della collaborazione tra aziende e società medico-scientifiche.

Sono fermamente convinto che una stretta “liaison” tra le parti possa portare ad un accrescimento comune e generare contenuti innovativi negli eventi da voi organizzati, mantenendo elevata l’egida scientifica.

 

 

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