Cochlear, leader per passione
Cochlear, leader per passione
L’azienda guidata da Carlo Martinelli traccia la strada della Teleaudiologia
Dottor Martinelli, ci racconti come nasce Cochlear e su quali valori punta nel proprio percorso di crescita
Cochlear è leader mondiale nelle soluzioni acustiche impiantabili, impianti cocleari e impianti a conduzione ossea. Ispirato dalle difficoltà di suo padre, il professor Graeme Clark ha sviluppato il primo impianto cocleare multicanale al mondo per aiutare a trattare la perdita dell’udito. Da allora, Cochlear ha fornito oltre 650.000 dispositivi impiantabili, aiutando le persone di tutte le età a sentire.
Cochlear si impegna costantemente per sviluppare nuove tecnologie e innovazioni. Partecipando a oltre 100 programmi di ricerca in tutto il mondo, Cochlear ha investito più di 2 miliardi di dollari australiani in ricerca e sviluppo fino ad oggi.
Cochlear aspira a far diventare l’impianto cocleare lo standard di cura per le persone con perdita dell’udito da grave a profonda e offre soluzioni di conduzione ossea per l’ipoacusia conduttiva, la perdita dell’udito mista e la sordità monolaterale.
La sede centrale globale di Cochlear si trova nel campus della Macquarie University di Sydney, in Australia, con sedi regionali in Asia-Pacifico, Europa e nelle Americhe. Con una significativa impronta internazionale, Cochlear vende i suoi prodotti in oltre 180 paesi e ha una forza lavoro globale di oltre 4.000 dipendenti.
La sua sembra davvero una missione. Conosciamo la sua passione per questo settore e si percepisce l’impegno di una grande azienda che ha mantenuto al centro i valori umani. È così?
Cochlear si impegna ad aiutare le persone a sentire, con l’obiettivo di fornire loro una vita di ascolto attraverso il miglior supporto possibile. Si, è vero, è così e mi piace sottolineare il nostro motto, che ho fatto mio: Hear now. And always
Digitalizzazione e Innovazione: qual è l’approccio di Cochlear a queste sfide?
Iniziamo dall’innovazione, questa è nel nostro DNA. Quello che facciamo è innovare per migliorare la vita di milioni di persone nel mondo con ipoacusia severa, affinchè i bambini non abbiano limitazioni nello sviluppo e gli adulti non siano costretti a rinunciare ad una vita piena dal punto di vista lavorativo e sociale…senza trascurare le importanti ricadute mediche che può avere la sordità se non adeguatamente affrontata. Ed arriviamo alla Digitalizzazione: in un mondo completamente digitalizzato, in cui pur in modo inconsapevole usiamo tecnologie digitali per fare qualunque cosa, un’azienda che ha una missione forte come la nostra non può che sviluppare un ecosistema digitale intorno al portatore di impianto in cui la persona è al centro e tecnologie e servizi digitali l’aiutano nel suo percorso di riabilitazione uditiva.
Ci parli dei Vostri progetti strategici per il futuro
Cochlear è mossa, fin dalla sua nascita, dalla fortissima ambizione di aiutare le persone a sentire, e quindi godere della vita in modo pieno. Offrire soluzioni di telemedicina e contribuire in modo significativo alla sua implementazione è un nostro pilastro strategico. Pensiamo agli impianti cocleari: in Italia ci sono degli ospedali riconosciuti a livello internazionale per essere delle eccellenze in questo settore. Per questa ragione attirano cittadini da tutte le parti d’Italia e ciò può comportare lunghe liste d’attesa da un lato e viaggi della speranza dall’altro. Ci piace pensare che grazie alle soluzioni che porteremo presto sul mercato, saremo in grado di affiancare giorno per giorno i clinici, gli operatori sanitari e i pazienti, rendendo efficiente ed efficace la teleaudiologia, con sistemi semplici da utilizzare, sicuri, certificati, accessibili per i portatori di impianti cocleari che potranno evitare trasferte lunghe e costose pur non rinunciando ad una assistenza sanitaria costante e di qualità. Ma questo ci permette di aiutare anche gli ospedali a gestire in modo appropriato le risorse umane e strutturali. È un cambiamento che sta già avvenendo e vogliamo avere un ruolo da protagonista.
Il rapporto tra la Vostra organizzazione e SIT: quali sono stati i pilastri vincenti di questa collaborazione?
A SIT ci ha condotti il nostro forte orientamento all’innovazione, caratteristica che ci accomuna. Essendo leader di mercato, sentiamo forte la responsabilità di essere in prima linea insieme ad i nostri partner; innovare riguarda tanto le tecnologie contenute in un dispositivo medico quanto l’impianto organizzativo che consente alle nostre soluzioni di apportare valore al paziente, al professionista sanitario e al sistema. Questo è alla basa della collaborazione con SIT: una partnership solida, che fonda su basi scientifiche. In SIT abbiamo trovato professionalità uniche e indispensabili lungo il cammino, non privo di ostacoli, che farà diventare la Telemedicina una realtà ampia al servizio di cittadini e sistema.