GPI, Responsabilità, Passione e Tecnologia per i modelli organizzativi della Sanità italiana

Dottor Manzana, ci racconti come nasce GPI e su quali valori punta nel proprio percorso di crescita

Siamo nati oltre 30 anni fa (nel 2023 festeggiamo il nostro 35esimo).
Negli anni ’80 l’informatica galoppava a cifre stratosferiche. Ma gli Ospedali erano il fanalino di coda, la tecnologia faticava a entrare in quel mondo. Gpi è nata per dare risposte alle esigenze che emergevano da quel mondo, ecco le nostre origini. E siamo ancora qui, molto cresciuti, ma sempre con lo stesso obiettivo: stare al fianco degli erogatori dei servizi socio-sanitari mettendo a disposizione soluzioni e servizi che contribuiscano a migliorare la vita delle Persone.

Questo valore costitutivo, l’avere cura della Persona, ci caratterizza da sempre. È una scelta di fondo, un valore portante. Gli altri valori che ci guidano, e ci guideranno anche nel futuro, sono l’Etica, intesa come volontà di agire con correttezza e trasparenza; la Responsabilità, intesa come consapevolezza che ciò che facciamo impatta sulla sostenibilità dei sistemi sanitari e sulla vita dei Cittadini; la Passione, intesa come qualità di fondo necessaria per affrontare le sfide che l’Impresa affronta.

 

Qual è il vostro approccio al mercato della Sanità?

L’accelerazione di consapevolezza sulla necessità di costruire un nuovo modello di sanità impressa dalla pandemia, ci ha restituito un’importante conferma rispetto a coerenza e correttezza della nostra visione del sistema sanitario del futuro.
Le tecnologie informatiche sono necessarie, ma non sufficienti. Fondamentale è invece conoscere le dinamiche e il funzionamento del sistema sanitario e disporre di adeguate competenze e pluriennale esperienza sul campo.
Gpi mette a disposizione la tecnologia, fattore abilitante per concretizzare e implementare servizi/soluzioni, ma anche la capacità di evolvere gli attuali modelli di cura verso modelli di tipo predittivo, proattivo e personalizzato, per mettere al centro il paziente e le sue necessità.

Il percorso che abbiamo tracciato per lo sviluppo segue direttrici precise, che testimoniano e traducono il nostro approccio, la nostra strategia, perché abbiamo deciso dove vogliamo arrivare e stiamo seguendo un percorso chiaro. Perché sappiamo di voler essere sempre più globali, rafforzando il posizionamento a livello internazionale, con focus primario in ambito trasfusionale e di automazione del farmaco;

sempre più protagonisti, consolidando e incrementando la presenza sul mercato nazionale in linea con il modello di innovazione dei modelli di cura; sempre più sicuri e interconnessi: diventando il punto di riferimento in ambito virtual care, mantenendo alta l’attenzione alla sicurezza dei dati sanitari, con un focus particolare sulla Cybersecurity; sempre più innovativi: continuando a investire in innovazione, ricerca e sviluppo, per cogliere le sfide e le opportunità di mercato.

 

Digitalizzazione e Innovazione: qual è l’approccio di GPI a queste sfide?

La tecnologia è uno strumento, un mezzo. Il digitale è l’asse portante delle trasformazioni in atto, dal green alla salute. La tecnologia offre opportunità che i mondi dell’economia, della finanza e delle imprese possono/devono cogliere (Next Generation EU e PNRR forniscono le linee guida).

 

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, peraltro, imprime un’importante spinta al disegno di un modello di sanità più moderno, interconnesso e resiliente agli shock, in contrapposizione con il modello attuale, basato sostanzialmente sulla centralità dell’ospedale come luogo di cura, e sulla risposta sostanzialmente reattiva agli episodi acuti.

Queste ingenti risorse porteranno a un potenziamento della capacità di prevenzione e cura a beneficio di tutti i cittadini, favorendo un accesso equo e capillare alle cure, e alla promozione dell’utilizzo di tecnologie innovative nella medicina. Il piano prevede, infatti, di finanziare le strutture territoriali, potenziando i servizi di assistenza domiciliare, anche attraverso strumenti di telemedicina e l’applicazione delle nuove tecnologie.

Gpi opera all’interno di questo contesto ed è uno dei player di riferimento. Il nostro approccio continua e continuerà a essere coerente con i valori che ci caratterizzano: fare Impresa creando benefici sociali e ridistribuendo il valore che produciamo.

Guardiamo al benessere della collettività come “motore” dell’innovazione di sistema a vantaggio di tutti i portatori di interesse.

 

Ci parli dei Vostri progetti più rilevanti per il futuro

Le aree di innovazione e ricerca di Gpi sono orientate all’intelligenza artificiale e al contributo che può dare in materia di deep learning, machine learning, reti neurali e One Health.
POHEMA, la nostra soluzione dedicata al Virtual care certificata MDR, è una piattaforma componibile di software servizi e dispositivi indossabili che consente la stratificazione della popolazione secondo la piramide di Kaiser, l’arruolamento del paziente in base al suo stadio e in base ai programmi di intervento regionali o locali, e l’erogazione di servizi di telemedicina e care management in grado di garantire continuità terapeutica.

 

Il rapporto tra la Vostra organizzazione e SIT: quali sono stati i pilastri vincenti di questa collaborazione?

Il Virtual Care e la telemedicina in generale rappresentano un asset della GPI ed allo stesso tempo materia di evoluzione e innovazione, così come la storia recente ci dimostra che si tratta di strumenti potenti arruolabili nei processi di evoluzione del SSN, soprattutto nelle sue dimensioni territoriali. La SIT è un interlocutore importante, perché fa il suo lavoro di Società Scientifica, stimola il livello istituzionale, normativo, ma allo stesso tempo stimola gli interlocutori sul mercato, che non possono costruire soluzioni efficaci, in assenza di confronti, così come è un interlocutore delle associazioni. In questo contesto GPI, operatore di mercato, che produce tecnologia e modelli organizzativi per il Virtual Care, trova e può continuare a trovare nella SIT un luogo di confronto nodale, di sintesi e di scoperta dei limiti e del potenziale ancora nascosto.